05 giugno 2007

Jonathan Stroud: L'Occhio del Golem - Trilogia di Bartimeus Vol. 2

L'Occhio del Golem è il secondo episodio della saga di Bartimeus, ambientato tre anni dopo le vicende del precedente L'Amuleto di Samarcanda. Scopriamo che la carriera di Nathaniel (John Mandrake, il suo nome pubblico) è stata repentina, ed ora, sotto la protezione della maga Whitwell, lavora al Dipartimento per gli Affari Interni, al servizio del meschino signor Tallow; suo compito è investigare su, anzi sgominare, i gruppi della Resistenza, che da anni stanno promuovendo azioni contro i maghi: da semplici furti, fino a veri e propri attentati. Il compito, nonostante l'ottimismo di Nathaniel si è rivelato tutt'altro che banale. In più, gli ultimi attentati hanno rivelato una potenza inedita, al punto che Nathaniel sospetta che in essi siano stati usati dei golem. Tuttavia, sembra impossibile, visto che, a quel che se ne sa, tutti i golem furono distrutti durante la battaglia di Praga, nel 1868.
L'indagine di Nathaniel si sviluppa, con l'irrinunciabile aiuto di Bartimeus, attraverso gli intrighi e le rivalità dei maghi, che lo ostacolano e rallentano forse ancor più che l'abilità dei terroristi; il giovane mago dovrà cercare tasselli importanti del mosaico proprio in quella Praga, che aveva forgiato i golem.
Dei terroristi scopriamo via via caratteristiche sempre più interessanti: in particolar modo, sono individui che hanno sviluppato vari gradi di immunità alla magia. Eppure, questo fatto appare talmente straordinario che i maghi lo ignorano, forse condannandosi all'ennesimo declino.
Anche in questo secondo episodio, Stroud svolge la trama con stile cinematografico; propone pregevoli scene di combattimento ed un inseguimento (quello del guardiano della tomba di Gladstone), che riesce ad essere esilarante. Ma, soprattutto, l'autore approfondisce la caratterizzazione dei personaggi. Nathaniel, anzitutto: il ragazzo che sembra smarrire, sacrificati all'ambizione, tutti quei tratti positivi che Bartimeus gli aveva accreditato nella precedente avventura; il mondo dei maghi, la loro struttura lo stanno risucchiando e gli inoculano i loro valori, tutti basati sulla volontà di potere.
Dalla parte della Resistenza, invece, ritroviamo Kitty, che già avevamo incontrato nel precedente episodio ed il gruppo che ruota intorno a Pennyfeather ed al suo misterioso informatore: tramite la sua vicenda, scopriamo il grado di asservimento a cui gli umani non maghi sono stati ridotti. Nel corso della vicenda, emerge come l'antagonista di Nathaniel e, forse, pedina chiave per rovesciare la dittatura dei maghi. Accanto alla sua, scopriamo la storia di Jakob, rampollo di una famiglia di esuli praghesi, che ha molti conti in sospeso con i maghi inglesi.
A tutti questi punti sospesi, è attesa soluzione nel terzo volume.
In conclusione, L'Occhio del Golem conferma tutti i punti di forza de L'Amuleto di Samarcanda, in particolare l'ambiguità della figura di Nathaniel, aggiungendo una galleria di personaggi ben tratteggiata.


Jonathan Stroud: L'Occhio del Golem
Ed.: Salani

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