21 giugno 2009

Dalla parte delle bambine

Dalla parte delle bambine
Elena Gianini Belotti
Feltrinelli

Si legga, o rilegga, "Dalla parte delle Bambine", e si avrà chiara indicazione della regressione socio culturale sul tema della visione del ruolo della donna nella società italiana. Ogni notazione della Gianini Belotti su quello che dalle donne ci si aspetta (aspettava all'epoca della stesura, 1971) richiama la cronaca quotidiana e il palinsesto televisivo. Strumento della donna è la capacità di compiacere e servire, di riconoscere e anzi confermare la sudditanza rispetto al maschio "naturalmente" dominatore. Quello che veniva denunciato come stortura e sovrastruttura culturale, strumento di segregazione, come muro da abbattere per rendere possibile l'espressione piena delle individualità, che dal sesso prescinde, è tornato senso comune. La selezione di personale politico (femminile) in base alla disponibilità verso il capo branco (maschio) è stata applicata e proposta senza suscitare, da parte di una consistente parte dell'opinione pubblica, non dico repulsione, ma nemmeno ferma stroncatura metodologica. Questo probabilmente significa che Parlamento e Governo non sono più ritenuti luoghi pubblici, ma privati, quindi a disposizione esclusiva del loro proprietario. Il potere è altrove e comunque disgiunto dalla responsabilità e lì c'è solo una facciata che ha il compito di generare dichiarazioni.

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