09 ottobre 2007

Aldous Huxley: Il Mondo Nuovo

Più racconto filosofico che romanzo; più esposizione di idee e paure che di passioni: difficile appassionarsi (la traduzione Mondadori non aiuta, ma temo rispecchi lo stile originario). Però quelle idee e quei timori impressionano: il condizionamento degli individui; l'alternativa secca fra equilibrio sociale e libero arbitrio o individualismo.
Merita leggerlo? Il problema resta lo stile: didascalico, dove personaggi e situazioni mirano tutti ad illustrare un aspetto del modello che Huxley vuole illustrare.
È un romanzo su cui, dopo la lettura, si riflette volentieri, grazie ai tanti spunti che propone, ma, appunto, sulle idee, come si farebbe con un saggio, più che sulle emozioni.

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