30 aprile 2007

Pierdomenico Baccalario: La Mosca di Rame

Non male questa avventura: lineare, senza divagazioni, con un preciso obiettivo (un caso esemplare di possibile redenzione dalla emarginazione sociale) ed uno stile agile. Baccalario si piazza in India e cuce una storia di deriva sociale e magia (positiva). Il finale è un invito alla speranza, magari un po' semplificato, ma immagino sia un caso in cui il messaggio prevale sull'intreccio.
Narrare storie semplici non è banale: serve molta disciplina nello sfrondare, nell'evitare di farsi attrarre dalla complessità. Approfondire è sempre un rischio e non è detto aggiunga spessore o leggibilità; e quando si smarrisce la chiarezza, si perde la possibilità di comunicare. Il rischio opposto, naturalmente è il didascalismo, scrivere una specie di lezioncina educativa. Fra questi estremi è sempre difficile trovare la strada giusta; una miscela di istinto e di esperienza. E, comunque, di consapevolezza dell'obiettivo.


Pierdomenico Baccalario, La Mosca di Rame
Editore: Paoline Editoriale Libri

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